Respiro Piano è il viaggio catartico nei ricordi di una donna. Attraverso l’utilizzo creativo del corpo e della voce, si evocano luoghi fisici e luoghi della memoria all’interno dei quali prendono vita i vari personaggi della storia familiare della protagonista. Cresciuta in una famiglia con una cultura fortemente patriarcale e “aziendale”, dove vigeva la pretesa di controllare la vita assoggettandola a rigide regole tradizionali, rendendola conforme, lineare e perfetta agli occhi degli “altri”, Matilde a sua insaputa rappresenta il diverso, lo scarto dalla norma, l’imprevisto non contemplabile.
Piacere mio
Piacere mio è il monologo di Simon, una donna che, nata in Italia negli anni novanta, si chiede cos’è una donna. Lo spettacolo dai ritmi serrati e i toni tragicomici racconta Simon nelle diverse fasi della sua vita, interpretata come un viaggio. Ogni tappa è accompagnata da una parola chiave e dalla relativa etimologia, di cui Simon si serve come bussola per non perdersi nei luoghi comuni.
Il Molteplice Calvino
Si tratta di un percorso dedicato a un lettore onnivoro – come onnivoro è Calvino nei suoi interessi – il cui filo conduttore, partendo con leggerezza dal filone fantastico – per assonanza o contrapposizione, per volo pindarico, per l’aggancio a un’atmosfera, una frase, una parola – trascorre da uno all’altro dei suoi scritti; non tralasciando il Calvino che, in bilico tra letteratura e saggio, lascia intravedere il “dietro le quinte” del suo mestiere di scrittore.
Conta che passa la pazza
Una donna, ingabbiata in una struttura molto originale, è in azione in uno spazio delimitato da tre punti cardinali, raffigurati da tre personaggi inanimati e rappresentati da tre oggetti simbolici. Ha un appuntamento con una entità sovrannaturale per essere trasportata altrove.