Rosa nello specchio
regia di STEFANO AMATUCCI
Piccole dimenticanze, chiavi introvabili. E adesso? È la vecchiaia, certo, ma a volte è anche il primo allarme per qualcosa di molto più serio. Quando queste dimenticanze si estendono alle persone e agli affetti più cari, si parla di disorientamento temporo-spaziale.
Con sempre maggiore frequenza frammenti di un lontano passato riemergono nella mente, sovrapponendosi al presente e rendendo la realtà sempre più sfuggente.
Non si sa più dove sono, con chi e nemmeno quando sono. Purtroppo questo accade a molte persone. Ma quando capita a un’attrice che ha calcato il palcoscenico per tutta la sua vita, interpretando i personaggi più diversi, quel disorientamento diventa esponenziale. Questo è l’aspetto che questa storia vuole esplorare e approfondire: quanto più insidiosa diventa la malattia quando colpisce una persona che ha vissuto non solo una vita ma praticamente dozzine, e ora crede che queste facciano parte del suo passato.
“L’intenzione, attraverso questa storia emblematica, è quella di contribuire ad alzare il velo su una situazione, demenza senile ma anche l’Alzheimer, che si presentano sempre più frequentemente in molte famiglie e che per condizionamento culturale, per negazione scaramantica, ma anche per la stessa lenta progressione della malattia, coglie sempre impreparati quelli che ne vengono coinvolti. In questo caso la malattia per Rosa diventa una seconda vita dalla quale non vuole più uscirne, considerando questa migliore di quella reale.” Stefano Amatucci.